
SEMPRE IN MIA COMPAGNIA
Monica F.
MBSR
Ho partecipato al programma MBSR condotto da Valentina nel marzo 2017. Adesso è ottobre e la mia vita è diversa.
Per me le otto settimane di MBSR sono state solo un assaggio, ma è sempre da un piccolo cambiamento che si sprigiona un effetto domino. Sono riuscita a meditare con presenza solo alcuni mesi dopo. Intendo dire che non riuscivo a osservarmi bene e conoscermi, e di cose da vedere durante la pratica ce ne sono tante: noti l’impazienza, le aspettative, la riluttanza del corpo a stare fermo, il desiderio di metterti sempre comodo, noti che ti racconti di non poter praticare perché non è il momento giusto, noti che non è mai il momento giusto, che ti giudichi per ciò che non riesci a fare ma anche per ciò che sai fare, noti che la mente si intrattiene raccontandoti altre cose o commentando sempre l’esperienza e allontanandoti da dove sei. Noti che la mente a volte anticipa e non sa aspettare. E lo noti a casa chiacchierando coi familiari, lo noti a lavoro o con te stesso. Noti che sei in un vortice di corsa per cui reagisci agli stimoli esterni senza sapere qual è il tuo posto e la tua intenzione.
Ho capito che potevo commettere tutti i miei sbagli perché tutti i miei compagni erano altrettanto dentro questi meccanismi e perché Valentina ha ammorbidito sempre le nostre autosentenze. Ho notato quindi anche che aspettiamo che gli altri (o le situazioni) ci autorizzino, anche a sbagliare, o a sentirci integri anche se imperfetti.
Insomma è stato bello vedere che non ero sola in quel percorso, a tratti faticoso a tratti piacevole. A volte si pensa che solo noi soffriamo in quel modo o che quei tormenti capitino solo a noi. Questo mi ha dato la forza di conviverci e mi ha fatto credere che potessimo tutti uscirne.
Valentina è una guida dolce e gentile, lei è così come la vedi: ha avuto una capacità davvero raffinata ed esperta di guidarci facendoci sentire sostenuti dalla sua presenza. Essermi affidata a lei mi ha fatto sentire sicura e tranquilla, a casa, nelle mani giuste. È sempre estremamente chiara in ciò che dice, non tralascia niente, risponde alle domande in maniera illuminante perché ha esperienza e conoscenza; insomma ha l’energia e la presenza di chi pratica ciò che “predica”. Ma al di là dei contenuti io ho apprezzato moltissimo i modi, perché non è semplice comunicare, comunicare bene, con persone diverse, e soprattutto con gruppi di persone.
Per me mindfulness ha voluto dire accoglienza, condivisione, calore, neutralità. Sto apprezzando tanto nei miei giorni la neutralità: sentire che posso sentirmi neutra mi dà sicurezza in me stessa, mi fa apprezzare meglio i colori della vita, mi fa accogliere qualsiasi emozione venga a farmi visita come un ospite in cerca di ascolto.
In questi giorni riesco a praticare poco ma ho sempre una campana che squilla sul telefono, e quando accade io so che posso fermarmi un minuto a respirare, posso tornare al mio momento presente, a dove sono, a quali sono le mie intenzioni in ciò che faccio o della mia giornata.
Ho visto significativi cambiamenti nella mia vita e nelle mie interazioni: è aumentata la gratitudine, è aumentata la mia presenza e la mia intenzione e rispetto tutto ciò che sento. Persino in momenti di discussione difficili sono riuscita ad ancorarmi alle mie intenzioni, a semplificare, ad accogliere ciò che avveniva, a vedere dove desideravo collocarmi in tutto quel marasma, senza perdere le staffe come una volta e sprofondando in un disagio che mi divorava da dentro mentre io gli voltavo le spalle. Mi sentivo opaca e non trovavo me stessa, ora sono sempre in mia compagnia e mi sento focalizzata, lucida, capace.
Ognuno di noi percorre il suo sentiero, proviene dalla sua storia e risponde ad un suo programma, quindi per ognuno sarà diverso e simile, ma sono convinta di potervi consigliare questa esperienza come una di quelle più importanti che ho fatto e che mi hanno connessa e fatto sentire di vivere la vita a pieno.